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7/27/2013

Surfcasting: pesci, Cefalo


 


Mugil cephalus, conosciuto comunemente come Cefalo o Mùggine, è un pesce appartenente alla famiglia Mugilidae.

Il suo areale è vastissimo, infatti vive in tutte le acque tropicali e temperate calde del mondo (distribuzione circumtropicale), in Europa è diffusa a nord fino al Golfo di Guascogna.
È una specie eurialina, in grado di sopportare ampie variazioni di salinità tanto che si ritrova regolarmente sia in acque marine, che dolci, che salmastre. È in grado di vivere anche in ambienti inquinati, infatti si trova frequentemente all'interno di porti. Vive in branchi (soprattutto i giovani). Lo si incontra soprattutto dove ci siano fondi duri o manufatti ma non disdegna anche i fondi completamente molli purché la profondità dell'acqua sia sufficientemente bassa.


Si presenta con un corpo quasi cilindrico, grandi squame, due pinne dorsali separate ed inserite a metà del dorso, pinne ventrali poco più indietro delle pettorali, bocca e denti piccoli. Il colore è grigio-azzurro superiormente, biancastro sul ventre con striature nere. Si riconosce facilmente dagli altri Mugilidae a causa della testa larga e massiccia e della palpebra trasparente che copre l'occhio, due caratteri assolutamente tipici della specie. Le sue dimensioni massime sono di 80 cm di lunghezza per circa 4,5 Kg di peso.Si nutre di ogni tipo di invertebrato bentonico ed anche di materiale organico in decomposizione. Si alimenta sul fondo anche se è comune incontrarlo in superficie. Gli esemplari che raggiungono i 20 cm sono maturi sessualmente e depongono le uova in mare. Dopo la schiusa gli avannotti, avvicinandosi prima alla costa, risalgono i corsi d'acqua dolce che sfociano nel mare.

 

È una delle specie più insidiate dai pescatori sportivi a causa delle carni buone, della sua astuzia e dell'aspro combattimento che ingaggia una volta allamato. In genere vengono usate esche come vermi, sardine spezzettate o impasti di pane, formaggio, pasta d'acciughe. Per la pesca del cefalo dalla spiaggia utilizzeremo il classico paternoster avendo l’oculatezza di limitare la lunghezza,  dal momento che la nostra azione verrà effettuata in prevalenza di giorno e nell’immediato sottoriva, il trave sarà come si dice in dialetto agonistico “invisibile” pertanto mancante di girelle e snodi vari e costruendo il tutto con nylon in fluorocarbon del 0.16 di trave fino al 0.12 per i braccioli. Gli ami saranno piccoli ed a gambo medio nella misura del 16.
L’esca sarà costituita da piccoli pezzetti di arenicola, tremolina francese o da filettini di sarda.
 
 

 

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