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La pelle della
parte superiore è rugosa e attraversata dal capo alla coda da una fila
longitudinale di spine. Gli occhi, ravvicinati, sono posti superiormente,
mentre la bocca è armata di piccoli denti, le narici e le cinque fessure
branchiali si trovano sul ventre. Superiormente la razza stellata ha colore
giallastro tendente all’olivastro. E’ picchiettata da molte piccole macchie,
alcune brune altre più grosse e giallastre, attorniate da quattro grandi punti
scuri, che ricordano delle stelle e stanno all’origine del nome di questo
pesce. Alla fine del suo sviluppo raggiunge i 70 cm di lunghezza. La razza è
preda occasionale nel surfcasting.
La si può catturare casualmente sui
calamenti innescati a gronghi sia con sardina che con calamaro. Quando abbocca
non da strappi, ma esercita una improvvisa e continua trazione che si fa più
forte e violenta avvicinandosi alla riva. Una volta ferrata si salperà a canna
alta e con un recupero costante, poiché se la razza è di buone dimensioni,
potrebbe insabbiarsi. I periodi migliori sono la tarda primavera e l’autunno
inoltrato, con anellidi, molluschi, cefalopodi e sardine.
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