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7/21/2013

Surfcasting: pesci, Orata


L’orata (Sparus aurata) è un pesce osseo di mare e di acque salmastre, appartenente alla famiglia Sparidae.
Il nome deriva dalla caratteristica striscia di color oro che il pesce mostra fra gli occhi.
L’orata è presente in tutto il bacino
del mar Mediterraneo e nell’Atlantico orientale, dall'estremo sud delle isole Britanniche a Capo Verde. È un pesce strettamente costiero e vive tra i 5 e i 150 m dalla costa, frequenta sia fondali duri che sabbiosi, è particolarmente diffusa al confine fra i due substrati. Normalmente conduce una vita solitaria o a piccoli gruppi. È una specie molto eurialina, tanto che si può frequentemente rinvenire in lagune ed estuari, ma è estremamente sensibile alle basse temperature. È molto comune nei mari italiani.


 
L’Orata si distingue per avere il profilo del capo assai convesso e la mandibola leggermente più breve della mascella superiore. Sulla parte anteriore di ciascuna mascella sono presenti 4-6 grossi denti caniniformi, seguiti da 3-5 serie di denti molariformi superiori e 3-4 inferiori.
Il corpo è ovale elevato e depresso. La
pinna dorsale è unica con 11 raggi spinosi e 12-13 molli. Sono assenti le scaglia sul muso, sul preorbitale e sull’interorbitale. La linea laterale include 75-85 squame. Il dorso è grigio azzurrognolo ed i fianchi argentei con sottili linee grigie longitudinali. Una banda nera e una dorata sono interposte fra gli occhi. La regione scapolare è nera, questo colore continua sulla parte superiore dell’opercolo, il cui margine è rossastro. La pinna dorsale è grigio azzurrognola, con una fascia mediana longitudinale più scura.
La lunghezza massima dell’orata è 70 cm, ma la più comune è tra i 20 e 50 cm; può raggiungere un peso di 10 kg circa.

Le orate sono ermafrodite proterandriche: la maggior parte degli individui subiscono l’inversione sessuale all’età di 2 anni (33-40 cm di lunghezza). La riproduzione (con più cicli di ovodeposizione) avviene tra ottobre e dicembre.

 
L’orata  è una delle specie più ambite del surf castmam. Il periodo migliore per insidiarla è l’inizio della primavera fino ad ottobre/novembre, dopodiché scompare dal sottocosta per aggregarsi in alto mare “montoni” per il periodo riproduttivo. Per la sua cattura preferiremo travi monoamo abbastanza lunghi, armati con ami robusti. Le ore migliori per insidiarla sono quelle diurne, ottime quelle centrali con mare mosso o tendente al mosso.
Per insidiare l'orata sarà bene utilizzare esche mirate come:

 bibi, americano, paguri, granchi, cannolicchi, murici, arenicola.

 
La sua cattura regala momenti indimenticabili.

 





 






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