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6/18/2013

Surfcasting: pesci, Mormora


Comunemente conoscito come mormora o marmora, la Lithognathus mormyrus è un pesce d'acqua salata appartenente alla famiglia Sparidae.


Specie diffusa nell’Oceano Atlantico orientale, da Gibilterra fino al Capo di Buona Speranza, nonché nelle acque costiere delle Canarie e di Capo Verde. È inoltre diffusa nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e nell'Oceano Indiano occidentale, nel Mar Rosso e dal Mozabico al Capo di Buona Speranza .

Similmente agli altri Sparidi, il corpo è alto, compresso ai fianchi, ovaloide affusolato con pinne dorsale e anale rette da grandi raggi erettili. Le mascelle, più robuste nella parte anteriore che in quella posteriore, sono piuttosto basse rispetto al capo, che invece è alto ed evidente. Le labbra sono carnose e i denti sono disposti in diverse file: sottili e grandi quelli esterni, più piccoli e larghi quelli interni. La livera è di un colore argentato, con 14-15 bande verticali grigio-brune, più o meno marcate. Le pinne sono giallo grigiastre o trasparenti.
Gli esemplari giovani sono gregari e tendono a raggrupparsi in banchi anche numerosi, ma durante la crescita assumono un comportamento più solitario.
Ermafrodita proterandrico come la cugina Sparus aurata (nasce maschio per poi divenire femmina). Vive fino a 12 anni.
Viene sfruttata commercialmente per via delle ottime carni. La mormora è infatti un pesce particolarmente magro, con un buon contenuto proteico. Rilevante la presenza di ferro (superiore alle carni rosse) e di altri minerali come calcio, iodio e fosforo.




 Mediamente si pescano mormore lunghe dai 20 ai 30 cm. con peso dai 250 ai 500 gr. La mormora si può considerare il pesce base del surfcasting , poichè è il più comune sugli arenili Italiani. La mormora è un pesce grufolatore e trova il suo habitat ideale vicino alla costa, a profondità che variano dai 20 ai 30 metri al massimo. In primavera e soprattutto d’estate si avvicina alla costa frequentando anche acque relativamente basse. Le migliori condizioni per insidiarla sono subito dopo una mareggiata o con mare quasi calmo, utilizzando attrezzature leggere e sensibili alla tocca. Il calamento sarà costituito da un trave di lunghezza compresa da 150 a 170 a secondo della lunghezza dei braccioli. Il diametro dei braccioli varierà dallo 0,20 al 0,30 a secondo dello stato di agitazione delle acque legando agli stessi ami del 8 - 10 possibilmente a gambo fine, comunemente detti da “ingoio”. Le ore migliori sono il tramonto è l’alba preferendo quelle notti di luna nuova in quanto l’escursione di marea sarà più lunga a beneficio della nostra pescata. Spesso l’abboccata della mormora avviene con un approccio delicato seguita da un affondata del vettino molto decisa, dopodichè quasi sempre si dirige verso riva, lasciando la canna dritta e la nostra lenza in bando. L’esca migliore è l’arenicola sia intera che a tocchetti o a fiocco a secondo della grandezza del vermi. Ottimo anche il cannolicchio, l’americano ed il bibi purchè di piccole dimensioni. I periodi migliori per pescarla sono la primavera e l'estate, comunque è presente tutto l'anno.









 





 


 
 
 

 
 

 
                                                   
 

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