La
sua migliore caratteristica risulta essere la notevole vivacità,
non per caso è denominato "saltarello"; vivacità che si prolunga
anche sott'acqua per parecchio tempo. E' un verme di piccole dimensioni, molto delicato
nella parte terminale.
Come habitat predilige i terreni composti da ghiaia,
sabbia e fango, si nasconde al di sotto dei sassi nutrendosi di sostanze
derivanti dalla decomposizione di organismi vegetali e animali. Il saltarello
si può raccogliere lungo tutte le coste del Mediterraneo, in Italia le migliori
sono quelle dell'alto Adriatico dove la maggiore escursione di marea ci
permette di esplorare ampi tratti di spiaggia. Se non ancora in "via di
estinzione" è comunque un verme di difficile e faticosa raccolta. Viene
venduto in scatole di cartone con all'interno della torba che riesce a mantenere una giusta
umidità ed è quasi totalmente importato da paesi esteri dove viene raccolto
nelle risaie. Il saltarello si può conservare anche per parecchi giorni, a
temperatura costante tra i dieci e i quattordici gradi, controllando ogni due
giorni se necessita di una spruzzata di acqua salmastra.
Si
può innescare con ottimi risultati quando ricerchiamo pagelli, saraghi o orate
particolarmente diffidenti, che vengono attratti dal suo frenetico movimento,
ma in alcuni luoghi risulta graditissimo alla spigola. Viste le dimensioni e la
delicatezza del verme dobbiamo utilizzare degli ami a filo sottile scelti tra
gli Aberdeen più leggeri.
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