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6/21/2013

Surfcasting: esche, Coreano

La sua migliore caratteristica risulta essere la notevole vivacità, non per caso è denominato "saltarello"; vivacità che si prolunga anche sott'acqua per parecchio tempo. E' un verme di piccole dimensioni, molto delicato nella parte terminale.

 Come habitat predilige i terreni composti da ghiaia, sabbia e fango, si nasconde al di sotto dei sassi nutrendosi di sostanze derivanti dalla decomposizione di organismi vegetali e animali. Il saltarello si può raccogliere lungo tutte le coste del Mediterraneo, in Italia le migliori sono quelle dell'alto Adriatico dove la maggiore escursione di marea ci permette di esplorare ampi tratti di spiaggia. Se non ancora in "via di estinzione" è comunque un verme di difficile e faticosa raccolta. Viene venduto in scatole di cartone con all'interno  della torba che riesce a mantenere una giusta umidità ed è quasi totalmente importato da paesi esteri dove viene raccolto nelle risaie. Il saltarello si può conservare anche per parecchi giorni, a temperatura costante tra i dieci e i quattordici gradi, controllando ogni due giorni se necessita di una spruzzata di acqua salmastra.

Si può innescare con ottimi risultati quando ricerchiamo pagelli, saraghi o orate particolarmente diffidenti, che vengono attratti dal suo frenetico movimento, ma in alcuni luoghi risulta graditissimo alla spigola. Viste le dimensioni e la delicatezza del verme dobbiamo utilizzare degli ami a filo sottile scelti tra gli Aberdeen più leggeri.

 
 


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